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Alicudi è una delle isole più selvagge delle Eolie e, come le altre, amministrativamente fa parte del territorio di Lipari e del comune di Messina. Oltre ad essere la più selvaggia, è anche quella meno abitata. Infatti, la maggior parte delle case e delle contrade sorge nella zona vicino al porto, mentre la parte Nord Ovest è disabitata.

L’antico nome di Alicudi è Ericusa, per la presenza sull’isola di erica in abbondanza. All’inizio del secolo, l’isola era abitata da oltre 1000 persone, in gran parte poi emigrate in Australia o America; Chi rimase qui, si divise le case e visse con non poche difficoltà, cibandosi solo di ciò che produceva. Una comunità che viveva di pesca e agricoltura, quest’ultima resa possibile con la costruzione dei terrazzamenti con muri a secco e cisterne per raccogliere l’acqua piovana.

Essendo quasi del tutto spopolata, buona parte del territorio è occupato da rocce che la porta ad essere praticamente inaccessibile in alcune zone, soprattutto nella parte occidentale. Sull’isola non ci sono strade carrabili, le attività commerciali sono quasi del tutto assenti così come anche le infrastrutture turistiche. Gli unici mezzi di trasporto disponibili sono le barche per l’accesso via mare ed i muli utilizzati per trasportare le merci lunga la ripida mulattiera che dal porto conduce al centro abitato diviso in 6 minuscole contrade nelle quali vivono un centinaio di persone. La popolazione non aumenta nemmeno d’estate poiché la maggior parte dei turisti si ferma solo per delle visite giornaliere che partono dalle altre isole più grandi, soprattutto Lipari, Salina e Vulcano.

Dal punto di vista geografico Alicudi costituisce la parte emersa di un vulcano spento che si è generato circa 150 mila anni fa e rimodellato da successive erosioni. Il vulcano ha un’altezza di oltre 2.100 metri, 1.500 dei quali si trovano sotto il livello del mare. La parte emersa invece, termina con un’altezza di 675 metri che corrisponde alla cima del Monte Filo dell’Arpa.

Come le altre isole dell’arcipelago, non è dotato di un aeroporto quindi l’unico modo per raggiungerla è con il traghetto o l’aliscafo. Il punto di partenza per arrivare ad Alicudi dalla Sicilia è il porto di Milazzo ma è possibile arrivare anche da Palermo.

Alicudi ha delle bellissime coste frastagliate e diversi punti dove è possibile fare snorkeling e immersioni alla scoperta dell’habitat naturale della magnifica flora marina autoctona che fa da casa a decine di specie di pesci.

Partendo dal porto di Alicudi e percorrendo la strada lastricata, si arriva alla contrada San Bartolo dove si trova l’omonima chiesetta dedicata al Santo Patrono delle Eolie (San Bartolomeo) che è anche l’unico monumento storico dell’isola.

Sempre dal porto si arriva alla Chiesetta della Madonna del Carmine a 200 metri di altezza che si trova immersa nella macchia mediterranea tra le coste rocciose di Alicudi a cui si aggiunge un suggestivo affaccio sul mare. Il suo elemento caratteristico è l’insolito campanile separato dall’edificio della sacrestia.

Pianicello è la zona abitata più a ovest dell’isola dove risiede stabilmente tutto l’anno una comunità di madrelingua tedesca che si sostenta autonomamente: l’energia elettrica viene prodotta dagli impianti fotovoltaici e l’acqua piovana raccolta negli antichi serbatoi delle case.

Come accennato precedentemente, lungo le coste frastagliate dell’isola, si trovano diverse spiaggette di sassi, tutte piccole e molto riservate, dove è possibile prendere il sole, rilassarsi e fare il bagno nelle limpidissime acque.

La maggior parte delle spiagge di Alicudi è raggiungibile solo via mare e proprio la barca rappresenta il modo migliore per ammirare le coste dell’isola da una posizione privilegiata.

Tra le spiagge più belle, segnaliamo la spiaggia nera di Alicudi Porto e la spiaggia della Bazzina. La prima rappresenta l’unica raggiungibile via terra ed è a sua volta l’unico centro abitato dove padroneggiano le tipiche casette pittoresche costruite secondo semplici schemi dell’architettura tipica eoliana. Questa spiaggia si trova proprio al lato della contrada omonima; Qui troverete fondali profondi dove poter fare snorkeling oppure immersioni. Se da Alicudi Porto ci si dirige in barca verso Nord, si può trovare la spiaggia della Bazzina, nell’omonima contrada. La spiaggia è una piccola ed accogliente insenatura bagnata da acque poco profonde e limpidissime.

Trattandosi di un’isola molto selvaggia, oltre a delle belle giornate di mare, è possibile fare delle passeggiate percorrendo i sentieri che collegano le varie contrade. Se siete degli escursionisti esperti, potete percorrere la via che da Alicudi Porto arriva fino alla cima della montagna, passando dalla Chiesa di San Bartolo.

Essendo un’isola molto selvaggia, spesso non troverete sentieri per raggiungere alcune zone pertanto vi consigliamo di prenotare una gita in barca che vi porterà a scoprire le zone più segrete e nascoste dell’isola.


Pubblicato il 08/04/2023